SPESE VETERINARIE DETRAIBILI

spese veterinarie detraibili

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato, con Legge 178/2020, l’aumento del tetto massimo per le detrazioni fiscali sulle spese veterinarie.

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OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE

ottobre mese della prevenzione

Perchè ottobre il mese della prevenzione? Da tempo stiamo dedicando un mese intero per controlli gratuiti atti a prevenire l’insorgenza di alcune patologie.

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TARTARUGHE

tartaruga

Prima di acquistare una tartaruga, come anche altri animali, sarebbe importante essere convinti della scelta e aver valutato ogni aspetto.

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PREVENZIONE RODITORI

prevenzione roditori

I cinque prodotti da evitare al vostro amico coniglio o criceto per mantenerlo in salute sono mangimi con semi per coniglio, bastoncini con semi, cotone per criceti, Gabbie danneggiate o rivestite da vernici, medicine per animali.

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Cheyletiellosi: la forfora che cammina

La cheyletiellosi è una parassitosi sostenuta da acari del genere Cheyletiella. Colpisce cane, gatto e coniglio ed altri mammiferi ma può dare dermatiti transitorie anche nell’uomo

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Acari delle orecchie del cane e del gatto, scopriamoli da vicino.

Col termine otoacariasi si identificano le parassitosi sostenute da acari che interessano l’orecchio esterno, in clinica veterinaria le principali otoacariasi sono la rogna otodettica e la rogna psoroptica

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IL MORSO DELLA VIPERA NEL CANE

vipera

VIPERA

Parlando di serpenti velenosi italiani il primo pensiero va sicuramente alle vipere, serpenti diffusi in gran parte del continente euroasiatico e che si divide in numerose specie di cui cinque presenti in Italia (Sardegna esclusa).
Esistono anche dei colubri velenosi (ma non in Trentino/Alto Adige); per la posizione arretrata delle zanne (opistoglifi) e per il tipo di veleno non sono tuttavia considerati pericolosi per l’uomo.
In Trentino/Alto Adige sono presenti la Vipera comune (Vipera aspis), il Marasso (Vipera berus) e la Vipera dal corno (Vipera ammodytes), tutte e tre le specie tendono ad avere un comportamento schivo e a nascondersi in presenza di persone o cani.

Vipera comune (Vipera aspis francisciredi)

IL MORSO DELLA VIPERA

La vipera morde per predare piccoli animali o per difendersi in caso la minaccia sia improvvisa o non sia possibile la fuga da parte del serpente; nel caso di un cane la vipera può mordere quando viene calpestata o toccata ripetutamente col muso, zampe e testa sono infatti le zone più colpite.
Il morso di vipera si presenta come due singole lesioni circolari distanziate di circa un centimetro, va comunque considerato che spesso il punto di morsicatura potrebbe risultare difficilmente identificabile.
La quantità di veleno inoculato attraverso il morso non è costante e in alcuni casi la vipera può mordere per difendersi senza rilasciare veleno. Tendenzialmente la concentrazione di veleno ha un picco massimo in primavera e diminuisce durante l’estate.
Il veleno di vipera ha un’azione prevalentemente emotossica (altera la coagulazione del sangue), vasodilatativa (provocando abbassamento della pressione sistemica) e in minor parte istotossica (danneggia i tessuti) e neurotossica (altera la funzionalità del sistema nervoso).
I sintomi nell’immediato comprendono forte dolore causato dal morso e dagli enzimi presenti nel veleno, segue il calo della pressione sistemica con rischio di shock soprattutto negli animali di piccola taglia dovuto alle alterazioni a livello circolatorio; nei giorni successivi verrà monitorata la funzionalità epatica e renale.
Raramente si ha la morte dell’animale, la prognosi tuttavia dipende da vari fattori:
– le dimensioni e lo stato di salute dell’animale (peggiora in taglie piccole e animali anziani/debilitati)
– la zona colpita (peggiora se viene morso il muso o il collo)
– la pericolosità del veleno (maggiore durante i mesi primaverili)
– il tempo intercorso tra il morso e l’inizio della terapia

COSA EVITARE PER NON INCONTRARE UNA VIPERA

Evitare zone rocciose e muretti a secco esposti al sole soprattutto durante i mesi primaverili, cani molto curiosi rischiano maggiormente di scovare e infastidire il rettile che se messo alle strette può mordere per difendersi.

 

COSA FARE IN CASO DI MORSO

– chiamare il veterinario
– lavare i fori provocati dal morso con abbondante acqua o acqua ossigenata se disponibile
– bendare la zona colpita
– tranquillizzare il cane ed evitare se possibile che si muova durante il trasporto in ambulatorio

 

COSA NON FARE

– praticare incisioni, premere o succhiare la ferita
– lavare la lesione con alcol
– somministrare siero antivipera
– somministrare farmaci senza la consulenza veterinaria
– far correre il cane

In sede ambulatoriale verrà impostata la terapia di supporto in base a caratteristiche e condizioni del paziente, non esistono infatti antidoti specifici per i veleni di serpente.

Un ringraziamento a Karol Tabarelli de Fatis alla pagina Facebook “Anfibi e Rettili del Trentino – Alto Adige/Südtirol” per le immagini fornite, per approfondire il riconoscimento delle varie specie presenti sul territorio invitiamo a visitare la loro pagina al link

Immagine di copertina: femmina di Marasso (Vipera berus)

Se desiderate scoprire come distinguere un colubride da un viperide visitate la nostra guida a questo link

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4 e 11 Aprile 2018: giornate della prevenzione cardiologica

L’ambulatorio San Francesco organizza presso la propria struttura due giornate nelle quali verranno effettuate gratuitamente misurazione della pressione ed elettrocardiografia del vostro animale.
Per info e prenotazione clicca qui

L’ELETTROCARDIOGRAMMA NEL CANE E NEL GATTO
– importanza clinica
L’esame elettrocardiografico è indispensabile in corso di aritmie (individuabili da parte del Medico Veterinario curante durante le visite, oppure durante gravi eventi morbosi o in condizioni di emergenza) per individuare il tipo di anomalia ed il sito di insorgenza e trattarla ove possibile.
Il cuore funziona come un circuito elettrico chiuso dove l’impulso viene generato da un gruppo di cellule situate nell’atrio destro e trasmesso, attraverso una complessa rete di fibre nervose, a tutto il cuore.
Tale impulso da’ origine al ciclo di cardiaco (sia la contrazione che il rilasciamento del miocardio sia atriale che ventricolare).
Il sistema di insorgenza dell’impulso ed anche il sistema di conduzione possono andare in tilt per diverse ragioni e con diverse modalità.
Malattie cardiache gravi (che necessitano di essere indagate primariamente mediante altre metodiche quali l’ecocardiografia) sono associate frequentemente ad aritmie e quindi, la registrazione di un elettrocardiogramma si rende necessaria come completamento dell’iter diagnostico in tutti quegli animali affetti da malattie cardiache importanti.
L’elettrocardiografia trova utilizzo nel monitoraggio della terapia antiaritmica o per individuare la presenza di aritmie secondarie a malattie sistemiche (neoplasie, malattie metaboliche, dilatazione/torsione gastrica, setticemia) che determinano un’alterazione dell’equilibrio elettrolitico (ad esempio, iperkaliemia, iponatremia, ipercalcemia, ipocalcemia),
– importanza preventiva
Per le razze predisposte come:
Pastore Tedesco (tachicardia ventricolare ereditaria ed aritmia fatale familiare)
Dobbermann e dobbermann pinscher (miocardiopatia dilatativa)
Boxer e Bull dog inglese(cardiomiopatia artimogenica del ventricolo destro).
Boulodogue francese,carlino, boston terrier, Cavalier King Charles spaniel (sindrome brachicefalica)
Dogue de Bordeaux (tachicardia atriale)
Irish Wolfhound (fibrillazione atriale)
Springer spaniel e Bobtail (silenzio atriale persistente o distrofia atrio-ventricolare)
West Highland White terrier e Schnauzer nano (sindrome del seno malato)
Si consiglia un primo esame elettrocardiografico a 6 mesi di età ed in assenza di rilievi clinici e/o strumentali una rivalutazione annuale preventiva.
Talvolta per alcune tipologie di disfunzioni del ritmo e per determinate razze (Pastore tedesco e Dobbermann) l’esame elettrocardiografico necessità di essere completato da uno studio Holter elettrocardiografico delle 24 ore secondo le valutazioni del Medico veterinario.

L’ESAME ELETTROCARDIOGRAFICO

si basa sulla captazione, mediante lo strumento elettrocardiografo, della attività elettrica del cuore.
Lo strumento emette su carta o su di uno schermo, una serie di tracce elettrocardiografiche che opportunamente interpretate, forniscono molte informazioni sulla attività elettrica del cuore.
L’esame viene effettuato con il paziente sveglio, in decubito laterale destro per convenzione (il paziente viene adagiato su di un tavolo con il suo lato destro e le zampe rivolte verso l’operatore che posiziona i cavi per l’esame ecg).
I cavi sono dotati di pinzette terminali zigrinate, ma non dentate (quindi atraumatiche), per garantire una presa sulla pelle del paziente;
Se necessario (in gatti ed animali particolarmente pelosi), i punti di posizionamento delle pinzette verranno privati di pelo mediante limitata rasatura (di modo che la conduzione elettrica sia ottimale).
Per migliorare il contatto tra pinza e pelle viene messo del gel ecografico oppure le pinzette vengono bagnate con alcool.
Si procede quindi all’attivazione del tracciato ed alla registrazione di circa 3/5 minuti per convenzione ed in base anche alla tolleranza da parte del paziente. In questo intervallo di tempo, il paziente deve essere mantenuto immobile (altrimenti vi saranno degli artefatti nel tracciato e la registrazione dovrà essere prolungata), in ambiente tranquillo e silenzioso senza essere stimolato né visivamente, né con il tatto, né da suoni/voci.
Durata complessiva dell’esame: 20/30 min (a seconda della collaborazione del paziente)

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Prevenzione parassiti esterni: marzo 2018

Prevenzione parassiti esterni (zecche, pulci e acari): mese di marzo 2018

La scelta di un trattamento antiparassitario è una scelta importante. La loro salute è la nostra salute.

Gli antiparassitari vanno valutati in base all’area geografica in cui l’animale vive agli altri animali che condividono l’ambiente e sopratutto nel rispetto della salute di bambini che vi entrano in contatto.

Fissa un appuntamento gratuito saremo a tua disposizione. Contattaci.

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